Una passeggiata tra due Province da Bari a Taranto, un percorso di circa 80 km e improvvisamente sulla strada ci appare la “Puglia petrosa” per caso siamo in America e osserviamo dall’alto un canyon americano? “.
Vi sbagliate, siamo nell’Alta Murgia barese, saldata agli Appennini, mediante la “Sella di Spinazzola” le Murge si estendono su tutta la terra di Bari, con una successione di ondulati altipiani, le cui balze rocciose, scendono a gradoni verso l’Adriatico percorrendo le Gravine tarantine.
Gravina di Puglia, dove ha sede il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, si affaccia su di un profondo burrone, dove profondi crepacci, (montagne al contrario), grotte naturali, terrazze a mezz’aria colme di sabbia e di argille testimoniano, che fu il mare a spianare queste terrazze e a modellarne le scarpate scoscese dove pareti verticali, coperte dal verde del cappero, nascondono chiese rupestre da mozzare il fiato.
Tra le tante chiese rupestri e le grotte del circondario, merita una visita particolare quella di Gravina, la più grande è quella dedicata a San Michele, mentre a Mottola abbiamo la chiesa rupestre affrescata dedicata a San Nicola.
Da non dimenticare, che presso Altamura nella Cava Pontrelli, abbandonata diversi anni, è stato scoperto un giacimento risalente a circa 70 milioni di anni fa periodo (Cretaceo), dove sono conservate circa quattromila orme di Dinosauri, sia carnivori, che erbivori, le orme impresse nel terreno sono organizzate come vere e proprie piste sul terreno, poco distante, da visitare la grotta , dove giace l’uomo di Altamura, uno scheletro collocabile, tra il periodo dell’uomo di Neanderthal, che visse tra il periodo neolitico 120.000 anni e l’uomo Herectus pari a 50.000 anni.
Più a sud troviamo “il Parco delle Gravine” che circonda il golfo di Taranto, la città di Laterza è il Canyon più grande d’Europa lungo 12 chilometri, da non sottovalutare la città di Mottola, che merita una sosta per visitare e ammirare la cripta di San Nicola, con il grande affresco del Famoso Giudizio Universale.
Mentre a Massafra, che biancheggia e si scalda sotto il sole d’agosto la pittoresca guglia all’inverso scende sui due cigli della profonda gravina, attraversata da due grandi e alti viadotti, dove ci sono molte chiese rupestri del X –XI secolo che resistono all’incuria del tempo, un Cinquecentesco Castello, irto di torri e di cupole voluto e costruito dagli Angioini proteggeva i cittadini dalle invasioni dei turchi e dei saraceni. i cittadini dalle orde dei saraceni.
Taranto antica capitale della Magna Grecia, con il ponte girevole che divide la città Nuova dalla vecchia ch sorge su un isola, una visita agli Ori di Taranto al MarTa, Museo Nazionale Archeologico fra i più importanti in Italia, poi ci accoglie la città di Grottaglie, ci soffermiamo al quartiere delle ceramiche famose in tutto il mondo
Da non dimenticare la grande e spettacolosa Gravina, ammantata di fichidindia e traforata da centinaia di Chiese grotte, la Chiesa -Cripta di San Marco a tre navate divise da pilastri e con due àbsidi, la Cripta della Candelora e quella di San Leonardo, rivestita di affreschi su entrambe le pareti.
Ci viene incontro, la città di Castellaneta, sull’orlo dell’impressionante Baratro, profondo circa 150 metri, segue Castellaneta Marina con i suoi alti e fitti boschi di pino d’Aleppo, che sfiorano il cielo, che nei mesi d’inverno i venti fanno “cantare”, nei giorni quando soffiano, il Libeccio, il Maestrale e la gelida Tramontana .
Anna Sciacovelli