Svetta la vuota colombaia, come torre di vedetta, sulla villa disabitata, nella piana silente e assolata, il vento trascina foglie cadute dagli annosi alberi, una casa colonica dalle finestre chiuse, cancelli serrati da catene, l’abbandono si evince dalla trascuratezza dei viali che portano al grande cancello d’ingresso.
Un battito d’ali e due falchetti in volo, si rifugiano in uno dei mille incavi vuoti della torre colombaia.
Le torri colombaie, hanno rappresentato la ricchezza e il potere del proprietario della terra, appezzamenti di terra detenuta da uno o più proprietari che si avvalevano della manodopera spicciola, per mandare avanti la masseria o la grande villa patriarcale.
Colombi viaggiatori, messaggeri di gioie e di dolori, seguiti e curati dai padroni di casa, trovavano rifugio presso le torri, dove si cibavano per poi continuare il proprio tragitto verso l’approdo sicuro.
Colombi o piccioni viaggiatori sono stati i primi uccelli a essere addomesticati, ci sono ritrovamenti archeologici datati di circa tremila anni avanti Cristo, pari a 5000 anni fa, che rappresentano statuine e colombaie.
Allevati dai greci e dai romani per scopi militari, nella storia i colombi viaggiatori hanno rappresentato elementi necessari e indispensabili, per il trasferimento di notizie e la divulgazione di avvenimenti importanti, come le olimpiadi.
I piccioni viaggiatori hanno avuto un ruolo primario per la diffusione di ordini militari segreti, impegnati e non par vero, nella seconda guerra mondiale, con l’importantissimo compito di trasportare notizie da un capo all’altro del mondo, l’uomo pur avendo scoperto il telegrafo, ha preferito servirsi dei colombi per trasmettere ordini e movimenti militari segreti.
Colombi viaggiatori, usati nei periodi di guerra per spiare i nemici, dotato di un orientamento formidabile il volatile, riusciva a sorvolare campi dei militari nemici, senza fermarsi lungo tutto il tragitto, il più accreditato e veloce è il colombo viaggiatore di razza belga.
Nei secoli le torre colombaie, hanno rappresentato un’antica fonte di guadagno, l’allevamento dei colombi poteva essere paragonato a una dispensa sempre colma di carni, adatta per bambini e anziani, cibo digeribile leggero, ma nel contempo molto nutriente, una fonte di continuo rinnovarsi di carne fresca.
Anche lo sterco, serviva per concimare il terreno in special modo, si copriva il piede dei vitigni, affinchè non subisse l’attacco delle bisce.
Se la casa era in altura, la torre serviva da torre di vedetta verso i campi o il mare.
Oggi le torri colombaie, hanno perso totalmente la loro funzione, resistono ancora all’incuria del tempo alcune antiche ville, che conservano i mille occhi, per ospitare colombi di passaggio, vicino a Macerata e precisamente a Collevago di Treia Colombaia Pellicani, località denominata il Casone, l’altra a Carcioli di Cingoli, detta Colombaia di Montemarani.
Anna Sciacovelli