Il disegno puro, della pittrice Katya Abbrescia, lascia il segno e si articola nello spazio, come elementi distinti che formano una serie di una calda tensione segnica. L’architettura urbana è come un libro che racconta la storia di tutti, la vita dei suoi abitanti, le tracce dei cambiamenti economici sociali, il modo in cui ciascuna di queste trasformazioni ha inciso e segna, sul presente, sul passato e non solo, ma anche su quello a venire.
Le strutture architettoniche che ne derivano, racchiudono tanti momenti fondamentali, degli anni precedenti di una società che attraverso l’industria si è sviluppata, e anche emancipata.
Si può dire che oggi, molte ampie strutture hanno cambiato volto, come attestano le attuali destinazioni di molti ambienti industriali, prima abbandonati, e poi reinventati.
Tutto questo, non si può dire dell’artista Katya Abbrescia, che continua a rammentare in sintesi, le grandi vicende, che hanno attraversato e segnato il secolo scorso.
Un grafico attento, usa alcuni principi fondamentali per attuare una buona grafica, la nostra brava artista Katya Abbrescia, pur essendo autodidatta, lascia un segno indelebile sulle opere, che esegue con ottima fattura e valenza personalizzandole.
Per operare bene, il grafico deve conoscere il punto di partenza dell’opera, con il sistema (grid) griglia o gabbia, riesce a eseguire un ottimo manufatto senza problemi.
Il bianco è considerato elemento attivo, che aiuta a stabilire equilibrio e armonia, all’interno di un progetto grafico.
Le sue opere, dopo un lungo e articolato viaggio in tante esposizioni, o presenti in molte gallerie d’Arte, trovano spazio nelle case degli italiani, che amano la grafica e non il colore.
La nostra artista Katya Abbrescia ha al suo attivo circa dieci anni di costante presenza, in tutti questi anni, ha partecipato a diversi vernissage ed esposizioni, sia in gallerie d’arte che presso le diverse Associazioni Culturali e Artistiche della Puglia, di certo non meno di sei esposizione nell’arco di un anno.
La particolarità, dell’artista Katya Abbrescia è il suo essere precisa nel suo cesellare grafico, che la rende unica, e preziosa.
La sua ricerca minuziosa, del piccolo capitello o colonna quasi nascoste, lei cerca di evidenziarle per rendere completa l’intera opera. Talvolta possiamo parlare di autentica “cavillosità”, la sua tecnica è per rendere più preziosa l’opera stessa, a volte basta un piccolissimo errore di calcolo o di luce, (il bianco) per annullare un’opera d’arte, progettata e iniziata alcuni mesi prima, senza arrivare a un buon esito finale.
Anna Sciacovelli