Ho conosciuto Fabio Salvatore, in occasione della presentazione del suo ultimo libro, che ha visto la luce, nel 2018, edito dall’Edizioni San Paolo, dedicato ai suoi genitori. Mi ha colpito il semplicissimo titolo: “Buio e Luce”, un libro dallo strano titolo, quasi una ricerca di luce dopo il buio della notte.
Con attenzione ho avuto modo di ascoltare le sue parole, ma anche di leggere il libro, non tralasciando alcuna pagina, ho conosciuto un giovane uomo innamorato della vita, dalla descrizione delle sue cadute, della fatica, della sofferenza continua, che non dà pace, quel senso di vuoto, che coglie tutti quelli, che per mesi sono costretti a vivere tra le corsie degli ospedali, in attesa di una risposta, quel senso di abbandono, di trascuratezza, con il timore di non riuscire più di tornare a vivere la reale quotidianità.
Il dialogare di Fabio Salvatore, è come vivere un sogno, non per nulla nel seicento Calderon de la Barca sosteneva che “La vita è un sogno”.
La psicanalisi moderna ritiene addirittura, che il sogno costituisca la vera libertà della vita, perché ci affranca dalle responsabilità quotidiane, da tutte le esigenze, che la lotta per la vita impone, portando alla luce l’autentico ma oscuro fondo, dell’esistenza stessa.
Il giovane scrittore, dopo il male ha un lampo di luce, che culmina con il cambio della personale spiritualità, anche la rappresentazione più triste, ha per l’artista il potere liberatorio del sogno e conferisce a lui la gioia e un’interiore serenità.
La vita moderna, esige da tutti noi, un campo di freddo realismo, che ci permette di conoscere e non sottovalutare la caduta dei miraggi.
Allora occupa il posto, la rinascita religiosa, che da più parti si presenta, trova la sua radice nella speranza di un aiuto trascendente in questa ricerca, nella fede, che il bene trionfi sul male, l’amore sull’odio.
Il suo un dialogo aperto, con tutti quelli che sono stati toccati dal cancro e sono stati soggetti a cambiamenti di vita, la sua voce non incrinata dal pianto, ma limpida e serena in armonia con la stessa struttura del mondo, rivela un’intelligenza divina capace di sogni a occhi aperti. La musica si rapporta con la religiosità e con Dio e fanno dimenticare all’uomo le sue personali miserie.
La sua serenità d’animo, emerge come una musica atonale, ma non silente, quasi con un perfetto ordine cosmico, liberando dal suo essere suoni nuovi, che non sono quelli prodotti dagli strumenti musicali, e di combinarli nelle forme più diverse tra loro, compresi i loro echi e i loro brevi o lunghi silenzi.
I suoi libri: “Cancro,non mi fai paura” 2008,
“La paura non esiste” e ”Ti cerco da sempre” 2010,
“A braccia aperte fra le nuvole”2012,
“il tuo nome è Francesco” 2014, “Buio e Luce” 2018,
Anna Sciacovelli