Dalle origini preistoriche antichissime, visitiamo una città di origine romana.
Alla caduta dell’Impero Romano, che fu vittima di numerose invasioni da parte di Barbari, Goti, Longobardi e Franchi.
Questi, alleati dalla posizione strategica del Garda e dal suo inespugnabile castello fortificato ubicato sulla sommità della rocca Vecchia, le hanno attribuito il nome di Fortezza. Tale fortezza è stata talmente importante in epoca alta medievale, da dare il proprio nome all’intero Lago di Garda.
La Rocca, fu al centro di continue lotte, resistette all’assedio di Federico Barbarossa e passò da una famiglia signorile all’altra: dagli Scaligeri ai Visconti per poi cadere nelle mani dei Veneziani.
Questi ultimi svilupparono un sistema di controllo fiscale del territorio, elessero la figura del Capitano del Lago. In seguito, i Lanzichenecchi e la peste colpirono la città e la indebolirono ulteriormente.
Nel 1797, Napoleone mise fine al dominio veneziano: Garda fu annesso, al Regno d’Italia e con la sconfitta di Waterloo incorporata nel Regno Lombardo Veneto. Con la terza guerra d’indipendenza Garda divenne finalmente italiana. Forte di questa nuova svolta da un semplice paese dedito alla pesca, alla vite e sull’allevamento del baco da seta, Garda ha saputo trasformarsi in un moderno centro turistico, ospitale e accogliente.
Da non trascurare il suo valore e le incisioni rupestri, oltre 250 le rocce istoriate presenti nel comune di Garda, nelle quali sono state incise più di tremila raffigurazioni. La natura liscia e levigata delle rocce ha permesso alle popolazioni che hanno vissuto in questi luoghi tra il XIII e il VII a.C. di incidere e raffigurare guerrieri e armi, attraverso la tecnica della martellatura.
Molto inchiostro è stato consumato, nella descrizione e raccontato sul Lago di Garda, mitizzandolo per la particolare magia di un insolito paesaggio mitizzando acque e monti che lo racchiudono con fiabe e leggende di particolare bellezza. Molte favole trovano riscontro, ispirandosi alla mitologia, legate alla presenza dei Romani e dei loro riti pagani, ninfe e driadi e molte altre figure mitiche per confermare la denominazione di alcune località gardesane.
Tra le tante storie che sono narrate, non possiamo dimenticare quella della Regina Adelaide prigioniera nella Rocca di Garda, personaggio realmente esistito. La sua storia s’intreccia con diversi elementi leggendari che rendono difficile e fittizia tanto da non dare la vera interpretazione dei fatti accaduti.
Oggi la grotta del Cesiol, è detta di Adelaide, in ricordo della mitica via di fuga verso Mantova e Canossa è una strana roccia, posta sul pianoro del colle sopra Garda è ricordata come la poltrona della Regina Adelaide.
Ville e Palazzi storici, fanno da corona al Lago, Villa Brenzoni-Guarienti, costruita nella prima metà de XVI secolo è posta all’estremità del promontorio San Vigilio. E’ circondata da un giardino ricco di piante ornamentali e sculture di gusto rinascimentale. Si dice che in una di queste ville abbiano ospitato per qualche giorno, Carlo Alberto durante la prima guerra d’indipendenza. Palazzo dei Capitani era la dimora del magistrato che all’epoca rappresentava l’autorità di Venezia, sul lago di Garda. Da non sottovalutare la bellissima chiesa di San Carlo Borromeo.
Il centro storico, è un gioiello di eleganti palazzi, che si affacciano nelle piccole viuzze, maestoso bello ed elegante, il palazzo Fregoso, dove un’ imponente scalinata e un maestoso portale d’ingresso, con la facciata ornata da una bifora, al primo piano e vari motivi, di chiara impronta veneziana, che fu del Capitano Cesare Fregoso, della Repubblica di Venezia. Il lungolago termina, con lo splendido Palazzo dei Capitani.
Anna Sciacovelli