La mattina lo specchio, rimanda una falsa figura di donna, un’artista, con occhi stanchi e pesti, con lo sguardo perso, alla ricerca del proprio volto, della propria personalità, che si è persa per una notte insonne.
La sua formazione alle arti avviene presso il Liceo Artistico di Benevento, e si completa presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida del maestro Augusto Perez.
La Scultrice, Pittrice, Poetessa, è Alfonsina, Santa Paoletti, nata a Montefalcone in Vetere, Provincia di Benevento, ha dipanato la sua vita, seguendo la personale propensione, e avvalendosi di essenziali tecniche di ricerca, quali forme espressive diverse. Di rilievo la vena poetica, che si richiama ai valori intimi e personali dell’anima.
L’artista, s’inserisce in un mondo culturale originale, nelle diverse liriche, soffuse di tanta nostalgia, per il tempo passato e perduto, pur così avaro di ore felici, evidenziando, con il suo puntiglioso e paziente cesellare geometrico, i giorni pieni e quelli vuoti, completa con efficacia descrittiva e la ricchezza interiore, del suo patrimonio linguistico.
Tutto il materiale lessicale è vivo e pulsante di espressioni, dense di calore personale, basato sulla viva voce, nelle fugaci manifestazioni più intime e dolorose della propria vita, intessuta di sfide.
Costante il suo impegno nell’insegnamento, la fatica, non ha smorzato l’istintiva e squisita creatività di Alfonsina, anche quando l’estro le suggeriva di non continuare.
Le sue prime opere sono riconducibili alla ricerca interiore, dell’essere donna, sul linguaggio del corpo, confrontandosi spesso, con le tecniche espressive più avanzate.
Artista, Alfonsina, testarda e cosciente, continuava e nello stesso tempo, approfondiva la sua ricerca e le sue scelte soggettive, che vanno ancora oggi dalla rappresentazione della femminilità, alla quotidiana dimensione, indagando i confini estremi, della stessa resistenza fisica e psicologica della donna.
I lavori pittorici e scultori, il suo “dire” nell’arte rappresenta evocando una giusta risposta alla natura, centrata, diretta e immediata, spesso l’artista si avvale d’immagini di donne, recuperate dalla realtà che la circonda. Lo scopo dei messaggi scultori, dell’artista è di farci riflettere sui temi sociali e sui luoghi comuni della società moderna.
Le scelte dei temi vanno dalla rappresentazione della femminilità, alla dimensione quotidiana indagando i confini estremi della resistenza fisica e psicologica della donna. Le sue prime opere sono riconducibili all’interiorità dell’anima femminile, poi al linguaggio del corpo, confrontandosi spesso con le tecniche espressive più avanzate.
Avvalendosi di tecniche espressive, trae dalla natura e dalla terra, l’humus possente, per le sue più avanzate espressioni d’arte, con amore riesce a sviluppare un’arte, emotivamente viscerale, e dalle ataviche virtù della ragione, invece trae la forza per continuare a donarci opere, dal contenuto ricco di sofferte umanità.
L’Artista, leggendo intimamente, l’universo femminile riesce a illuminare e capire il travagliato cammino della donna, ponendola su di un piedistallo di luce, dove si annullano, le sofferenze materiali e risplendono i molteplici valori della sua femminilità.
I”germi” creativi, di Alfonsina Santa Paoletti, a volte sono sopiti, in altre emergono, grazie alla sua straordinaria sensibilità spirituale, richiamandoci spesso, con dovizia di soggetti vari, filtrate spesso con sapienza di dosaggio, con modestia e originalità, codificate dalla sua continua esperienza, vissuta nell’insegnamento.
Anna Sciacovelli