Si precisa che sin dal 1915, la deportazione e lo sterminio degli Armeni, vennero preceduti dai pogrom del 1894-96 autorizzati e voluti dal Sultano Abdul Hamid II, mentre quelli del 1909 furono attuati dal governo dei Giovani Turchi.
Il governo, sin dal 1908 attua l’eliminazione dell’etnia armena, presente nell’Anatolia fin dal 7° secolo a. C.
Circa i due terzi degli Armeni dell’Impero Ottomano perirono si conteggiano circa 1.500.000 persone persero la vita. Molti i bambini furono islamizzati e le donne, inviate nei grandi harem, La deportazione e lo sterminio del 1915.
La responsabilità dell’ideazione e attuazione del progetto del genocidio, va individuata nei capi nell’ala più intransigenti del Comitato Centrale del Partito che pianificò il genocidio, realizzato tramite la struttura paramilitare del partito stesso, Una Organizzazione speciale, diretta da due medici,l’Organizzazione dipendeva dal Ministero della guerra e attuò il genocidio con la supervisione del Ministero dell’Interno e la collaborazione del Ministero della Giustizia, diversi i politici responsabili dell’esecuzione:Talaat, Enver, Djemal e Mustafa Kemal detto Ataturrk, il quale ha completato e avallato l’opera dei Giovani Turchi, sia con altri massacri, sia con la negazione delle responsabilità dei crimini commessi. Il Genocidio degli armeni può essere considerato il prototipo dei genocidi del XX secolo. L‘unico obiettivo era, risolvere alla radice la questione degli armeni, popolazione cristiana, che guardava all’occidente. La paura dei Giovani Turchi, era che la popolazione Armena di religione Cristiana, poteva costituire un ostacolo all’espansione Turca, e quindi opporsi al progetto del governo. L’obiettivo degli ottomani era la totale cancellazione della comunità Armena, e la rapina dei beni materiali e delle terre, degli stessi. Ancor oggi gli storici turchi non ammettono che nel 1915 rifiutano di riconoscere il genocidio ai danni del popolo armeno. Il 24 aprile 1915, ma il tutto era già iniziato nel mese di gennaio, tutti i notabili armeni di Costantinopoli, furono arrestati, deportati e massacrati, i turchi intrapresero un’opera sistematica di esportazione, della popolazione armena verso il deserto di Der-Es-Zor. Poi la confisca di tutti i beni, mai ratificati. Per prima furono chiamati i maschi a prestare servizio militare e poi passati per le armi, poi ci fu la fase dei massacri, non si contano le violenze indiscriminate sulla popolazione civile, infine i superstiti furono costretti a una terribile marcia nel deserto, molti gettati nelle caverne e bruciati vivi altri annegati nell’Eufrate e nel Mar Nero.
Due persone soltanto riuscirono a salvarsi e a svelare al mondo intero, quello che stava avvenendo, in quella terra i loro nomi: ArminT. Wegner e Giacomo Gorrini
Anna Sciacovelli