Il valore della scuola e dell’istruzione è indubbio eppure non sempre compreso del tutto. Una società che non ha accesso all’istruzione è di fatto una società destinata a restare immobile nonostante i continui cambiamenti cui il mondo intorno va incontro. Il valore della scuola è spesso dato per scontato da società che possono beneficiare di questo inestimabile bene pubblico. Così non è in quei Paesi dove la scuola è un diritto negato, un sogno al quale hanno accesso in pochi e a condizioni spesso impossibili.
In occasione della passata Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, lo scorso 8 settembre, ActionAid Italia ha pubblicato un’infografica che evidenzia i numeri dell’analfabetismo e il tasso di abbandono scolastico nel mondo. Può sembrare strano che nel 2017 ci siano ancora analfabeti, eppure le statistiche non mentono: oltre 758 milioni di persone, di cui circa 477 milioni donne, non sanno né leggere né scrivere. Gli Stati maggiormente colpiti sono l’Asia meridionale e l’Africa subsahariana.
Scuole troppo lontane o spesso inesistenti, insegnanti non qualificati e impossibilitati a svolgere un lavoro di qualità, rette scolastiche o materiali didattici costosi possono essere limiti insormontabili per intere comunità. L’analfabetismo risulta quindi un problema tanto attuale quanto radicato.
Le conseguenze dell’assenza di istruzione sono numerose: dall’impossibilità di trovare un lavoro dignitoso alla diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, perché la prevenzione e l’informazione iniziano già tra i banchi di scuola. La povertà è tanto una causa quanto una conseguenza dell’alto tasso di analfabetismo nel mondo. Negando il diritto all’istruzione viene negato il diritto di costruire un futuro migliore non solo per sé stessi ma per intere comunità.
L’adozione a distanza, il supporto di Onlus ed organizzazioni che lavorano ogni giorno per migliorare la situazione sono solo alcune delle svariate metodologie mediante le quali possiamo essere attori principali di questo cambiamento.