Una ricerca e visita ai presepi particolari d’Italia, per dare un alto valore alla ricerca e conoscenza, delle grotte, che accolgono il Bambinello, la Presidente dell’Associazione del “Don Luigi Sturzo” di Conversano, la Prof.ssa Marisa Fantasia, coadiuvata dal segretario, il sig. Franco Rosati, ha voluto indirizzare e guidare i nostri passi, verso la Regione Veneta.
Punto di riferimento la Città di Padova, una visita accurata ai Musei Civici, alla Cappella degli Scrovegni, che trovasi nel famoso Palazzo Zuckermann.
Il palazzo progettato dall’architetto milanese Arosio negli anni precedenti la prima guerra mondiale, di stile ottocentesco, su incarico dell’industriale Enrico Zuckermann, prospiciente il complesso dei Musei Civici, costituisce un importante ampliamento dell’attuale sistema espositivo.
Un po’ di storia non guasta. Quando nel 1783 fu soppresso il Convento di San Giovanni di Verdara e le raccolte, furono assegnate al Comune.
Dopo la soppressione degli enti religiosi, del periodo napoleonico il nome di museo, fu dato nel 1825, grazie alla raccolta di lapidi greche e romane, che l’abate Furlanetto, aveva sistemato nelle logge del Palazzo della Ragione. Con l’ufficiale istituzione del 1857, alla nuova sede, arrivarono raccolte di libri, dipinti, sculture, arti applicate, che documentano attraverso i materiali, la storia di Padova dalle origini ai giorni nostri.
Dal 1985 la sede è stata trasferita nei chiostri dell’ex convento degli Eremitani, restaurati su progetto dell’architetto Franco Albini.
Descrivere minutamente, le opere d’arte contenute nella cappella degli Scrovegni, non sono cosa facile da fare. Nel Museo Archeologico, sono in esposizione dei reperti, dall’epoca paleoveneta a quella romana.
Di particolare importanza è, sia il monumento funerario di Claudia Toreuma, sia quello dedicato ai defunti della famiglia Etrusca dei Volumni.
Il piano superiore è occupato dal Museo d’Arte, con dipinti e sculture dal 300 al 700, tra le tante opere dei famosi pittori: Giotto, Bellini, Giorgione, Tiziano, Romanini, Veronese, Tintoretto e Tiepolo. Nei chiostri si possono ammirare frammenti architettonici di Padova, dall’età romana al “700″.
La Sala Multimediale della Cappella degli Scrovegni, ospita un percorso, in cui si susseguono postazioni Multimediali di realtà virtuale, filmati e ricostruzione reali.
Parte integrante del percorso dei musei, è la Cappella degli Scrovegni, con i celeberrimi affreschi di Giotto, nell’anno 1300 Enrico Scrovegni acquistò l’area dell’Arena Romana per farvi costruire il suo palazzo. A fianco fece edificare una cappella, dedicata alla beata Vergine, in suffragio dell’anima di suo padre Reginaldo, che di mestiere faceva l’Usuraio, ricordato dal Poeta Dante Alighieri, nel XVII Canto dell’inferno.
Enrico Scrovegni, commissionò la decorazione a Giotto, il quale lavorò dal 1303 al 1305, gli affreschi narrano con dovizia, episodi della vita di Maria e di Cristo, il soffitto è trapunto di stelle, mentre sulle pareti si svolge la narrazione in tre fasce.
Sopra la porta d’ingresso è dipinto il Giudizio Universale: Cristo Giudice, è circondato dagli angeli e dagli Apostoli, a destra i beati, mentre alla sua sinistra sono dipinte le pene dei dannati, raffigurati secondo la tradizione medievale. Sull’altare ci sono statue dello scultore Giovanni Pisano.
Una tappa a Bassano del Grappa cittadina ricca di storia, dove è tristemente presente il “viale degli Impiccati”, giovani ragazzi uccisi nel 1944, una visita alla città di “Scaldaferro” per una rapida sosta al “Presepe Biblico”, nella cittadina “Dueville “ il Presepe “Evangelum”, “Storia della Salvezza”, mentre a Bellaria, un grande presepe di sabbia, coperto dalle tende per ripararlo dalla pioggia, erano postati sul litorale, a poca distanza dal mare.
Un rientro sereno ha scritto fine a questo giro di scoperte e conoscenze dei Presepi particolari della nostra bella Italia. Grazie a tutti i partecipanti
Anna Sciacovelli